Alla scoperta delle grotte più affascinanti del Cilento

Quando si pensa al Cilento, l’immaginario collettivo evoca subito spiagge dorate, acque cristalline e una natura rigogliosa che si estende dal mare alla montagna. Tuttavia, il vero cuore pulsante di questo territorio, quello più antico e misterioso, si nasconde nelle sue viscere. È qui, nel silenzio della roccia e nel lavoro millenario dell’acqua, che risiede l’essenza di una terra capace di suscitare un profondo e duraturo cilento che passione in ogni visitatore.

Le grotte del Cilento non sono semplici cavità naturali: sono cattedrali carsiche, dimore di miti e custodi di una storia che inizia molto prima dell’uomo. Rappresentano un patrimonio geologico, archeologico e naturalistico di inestimabile valore, inserito nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, un’area protetta e riconosciuta Patrimonio UNESCO. Preparatevi a scendere nell’oscurità per scoprire mondi sommersi, giochi di luce abbaglianti e testimonianze preistoriche che vi lasceranno senza fiato.

 

 

L’Incanto del Sottosuolo: Grotte Carsiche tra Fiumi e Stalattiti

La geologia del Cilento è caratterizzata da una vasta presenza di rocce calcaree che, modellate dall’erosione carsica, hanno dato vita a complessi ipogei di rara bellezza. Queste cavità, spesso attraversate da fiumi sotterranei, offrono spettacoli naturali unici nel loro genere.

Le Grotte di Pertosa-Auletta: Un Viaggio in Barca nel Cuore della Terra

Le Grotte di Pertosa-Auletta, conosciute anche come Grotte dell’Angelo, sono una tappa imprescindibile per chiunque voglia immergersi nel mistero del Cilento. La loro unicità è data dalla presenza del fiume Negro, l’unico in Italia navigabile all’interno di una grotta, offrendo un’esperienza che va ben oltre la semplice visita turistica.

Immaginate di salire su un piccolo barcone e lasciarvi scivolare nel silenzio, interrotto solo dal rumore sommesso della pagaia e dal gocciolio dell’acqua. Questo percorso in 

barca vi conduce verso il cuore della montagna, dove stalattiti e stalagmiti creano figure fantastiche, illuminate da un gioco di luci che ne esalta la maestosità.

Un elemento di interesse straordinario è la loro valenza archeologica:

  • Villaggio Palafitticolo: Le Grotte di Pertosa-Auletta sono le uniche in Europa a conservare i resti di un antico villaggio palafitticolo risalente al II millennio a.C., una testimonianza tangibile della frequentazione umana fin dalla Preistoria.
  • Culto di San Michele: La presenza di un altare dedicato a San Michele Arcangelo nell’atrio d’ingresso ha conferito loro il nome alternativo di “Grotte dell’Angelo”, attestando il loro uso come luogo di culto in epoca successiva.

La visita culmina con l’arrivo alla Grande Sala, un ambiente maestoso alto ben 24 metri, dove l’incessante opera della natura si mostra in tutta la sua potenza.

Grotte di Castelcivita: La Cattedrale del Parco degli Alburni

Ai piedi dei Monti Alburni, nel comune di Castelcivita, si estende uno dei complessi speleologici più vasti e affascinanti dell’Italia meridionale: le Grotte di Castelcivita. Con un percorso turistico che si snoda per oltre 1.700 metri, queste cavità offrono un’immersione completa in un paesaggio sotterraneo ancora geologicamente attivo.

Le Grotte di Castelcivita sono spesso menzionate anche come “Grotte del Diavolo” o “Grotte di Spartaco”. La seconda denominazione è legata a una leggenda popolare secondo cui il gladiatore Spartaco si sarebbe rifugiato qui dopo la sconfitta contro l’esercito romano. A prescindere dal folklore, l’ambiente è di per sé un’opera d’arte naturale.

  • Formazioni Calcaree: Il percorso è un susseguirsi di sale e gallerie decorate da stalattiti, stalagmiti, colonne e cortine calcaree di ogni forma e dimensione, come la suggestiva “Pagoda” o gli eleganti elementi a disco della Sala Principe di Piemonte.
  • Per l’Esploratore: Oltre al percorso turistico standard, le Grotte offrono la possibilità di percorsi speleoamatoriali per gli appassionati, che consentono di addentrarsi nelle sezioni meno battute, vivendo il cilento che passione per l’avventura.

L’attività speleologica e archeologica in questo sito è di lunga data, con scoperte che continuano a gettare luce sulla vita preistorica nel Cilento, confermando l’importanza scientifica di questo ambiente ipogeo.

 

Il Blu Abbagliante: Le Grotte Marine di Capo Palinuro

Se l’entroterra seduce con l’oscurità del suo abisso, la costa, in particolare l’area di Capo Palinuro, incanta con un caleidoscopio di grotte marine, accessibili solo via mare. Il promontorio, legato al mito del nocchiero di Enea, è una delle aree costiere più ricche di cavità sottomarine e semisommerse del Mediterraneo.

La Grotta Azzurra: Un Fenomeno Ottico Naturale

La Grotta Azzurra di Palinuro è senza dubbio la più celebre e affascinante. Non va confusa con la sua omonima caprese, ma offre uno spettacolo cromatico altrettanto, se non più, suggestivo.

  • La Magia della Luce: Il suo inconfondibile colore azzurro brillante è dovuto alla presenza di un sifone sottomarino profondo circa 20 metri. Questa apertura permette ai raggi solari di filtrare e, grazie all’effetto di rifrazione e dispersione della luce nell’acqua, l’interno della grotta si tinge di un blu intenso e surreale.
  • Navigazione Emozionante: L’accesso avviene tramite piccole imbarcazioni che, attraversando un’apertura triangolare, conducono i visitatori in questo tunnel sottomarino, dove il silenzio e la luce creano un’atmosfera quasi mistica. All’interno, una singolare formazione calcarea che emerge dall’acqua ricorda la testa di un delfino, aggiungendo un tocco di meraviglia alla visita.

La Rotta delle Meraviglie: Grotta del Sangue e Grotta delle Ossa

Un tour in barca a Capo Palinuro è una vera e propria esplorazione di un sistema di grotte interconnesse, ognuna con la sua peculiarità geologica e la sua storia affascinante.

  • Grotta del Sangue: Il nome di questa grotta deriva dal colore rossastro delle sue pareti, dovuto all’ossido di ferro. Questo pigmento naturale si riflette nell’acqua, tingendo la superficie marina di un rosso cupo, un contrasto cromatico unico che alimenta il cilento che passione per i fenomeni naturali.
  • Grotta delle Ossa (o Preistorica): In questa cavità, come suggerisce il nome, sono stati rinvenuti numerosi resti ossei di animali preistorici e tracce di insediamenti umani risalenti al Paleolitico. È un luogo di grande interesse scientifico che collega la bellezza paesaggistica alla storia più antica del territorio.
  • Cala Fetente e Grotta Sulfurea: Caratterizzata da un forte odore di zolfo, dovuto alla presenza di sorgenti idrotermali sottomarine. Questo fenomeno geologico è la dimostrazione che il Cilento è un territorio geologicamente molto vivo, dove le forze della natura sono in continua azione.

Le Grotte di Palinuro non sono solo uno spettacolo per gli occhi; per gli amanti della speleosubacquea e della biologia marina, i loro fondali e le pareti rocciose offrono un ecosistema bentonico ricco e variegato, rendendole un paradiso per le immersioni.

 

 

Grotte Minori e Tesori Nascosti: La Diversità Carsica del Cilento

Al di là dei siti più famosi, il Cilento nasconde decine di altre grotte che meritano di essere esplorate. Ognuna racconta una storia diversa, che sia legata alla fede, all’archeologia o a leggende locali.

L’Oasi del WWF e le Grotte del Bussento

A Morigerati, l’Oasi Grotte del Bussento del WWF è un esempio di come la conservazione naturalistica e la bellezza geologica possano convivere in armonia. Qui, il fiume Bussento si inabissa in una voragine carsica, riemergendo a valle dopo un percorso sotterraneo di diversi chilometri.

  • Il Tunnel Naturale: Il percorso escursionistico permette di ammirare l’impressionante inghiottitoio dove il fiume scompare, in un’area caratterizzata da pareti rocciose alte fino a 100 metri e una vegetazione lussureggiante.
  • Habitat Protetto: La grotta di Morigerati e le sue acque sono un ambiente protetto che ospita specie rare, tra cui l’unica popolazione della lontra in tutto il Mezzogiorno, un simbolo della biodiversità del Cilento.

La visita all’Oasi è un’esperienza che unisce il trekking leggero alla scoperta geologica, perfetta per le famiglie e per chi ama la natura incontaminata.

La Grotta di San Michele Arcangelo a Sant’Angelo a Fasanella

In un contesto più intimo e spirituale, la Grotta di San Michele Arcangelo a Sant’Angelo a Fasanella è un esempio di grotta-santuario. Questa cavità è stata trasformata in un luogo di culto, unendo l’architettura religiosa alla bellezza naturale della roccia. La presenza di sculture e affreschi al suo interno testimonia la profonda spiritualità che ha caratterizzato l’uso di queste cavità nel corso dei secoli. È un luogo dove il cilento che passione per il sacro e per la storia locale si fondono in un’unica, suggestiva atmosfera.

 

Il Cilento è un territorio in cui l’esplorazione non ha mai fine. Ogni borgo, ogni tratto di costa, ogni montagna nasconde una grotta, un anfratto, una storia. Queste meraviglie sotterranee non sono semplici destinazioni turistiche, ma veri e propri monumenti naturali che ci collegano alla nostra storia più remota e ai processi geologici che hanno plasmato il paesaggio.

Visitare le grotte del Cilento significa fare un tuffo nella preistoria e nel mito, ammirando formazioni che hanno richiesto millenni per nascere e scoprendo cosistemi unici. Che siate affascinati dal blu abbagliante della Grotta Azzurra, dall’avventura in barca a Pertosa-Auletta, o dal mistero delle Grotte di Castelcivita, un’esperienza nel sottosuolo cilentano è un’emozione indimenticabile. Vi invitiamo a indossare scarpe comode e a portare una felpa, poiché la temperatura interna è sempre fresca, e a immergervi in questa avventura che è l’anima più segreta del Cilento.

Per ulteriori approfondimenti o opportunità di collaborazione, visita https://cilentochepassione.net/.